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Immanuel Kant

Bemerkungen

Note per un diario filosofico
Prezzo scontato: € 10,00
Prezzo di copertina: € 20,00
Data di pubblicazione: 2001
Pagine: 280
ISBN: 9788869160899
  • Description

Per la prima volta tradotte in italiano nella loro interezza, le Bemerkungen – le annotazioni tracciate da Kant sui margini e sugli interfogli bianchi delle sue Osservazioni sul bello e sul sublime – rappresentano una preziosa chiave d’accesso all’intimità del laboratorio kantiano, in cui vanno prendendo forma elementi fondamentali del pensiero maturo del filosofo. Solo apparentemente disarticolate e aforistiche, esse costituiscono in realtà un vero e proprio “diario”, non nel senso intimistico del termine, totalmente estraneo alla cultura e alla personalità di Kant, ma in quanto spazio in cui trovano espressione ed elaborazione ricerca, riflessione, letture, esperienze. A dispetto di ogni immagine stereotipata offerta dai biografi, emerge da queste pagine un Kant inedito, un “magister galante” che coniuga felicemente meditazione filosofica e mondo, un grande e appassionato lettore di romanzi (ripetuti i riferimenti, in queste pagine, ad autori come Fielding, Richardson, Sterne, Swift e soprattutto a Rousseau), un attento e partecipe osservatore di caratteri, costumi, relazioni sociali e differenze sessuali (frequenti e particolari le osservazioni sulle donne). Abbondano infatti le note sulla fisiognomica, sui diversi temperamenti, sulle tipologie dei caratteri nazionali, che si intrecciano con una ricerca a più ampio raggio che in parte tocca temi legati al testo delle Osservazioni, ma che poi spazia in una molteplicità di campi: dall’etica al diritto, dall’antropologia alla filosofia della storia, dalla logica alla filosofia teoretica e perfino alla fisica. Le Bemerkungen ci offrono dunque la splendida possibilità di osservare in presa diretta la metodologia della ricerca kantiana, che si muove parallelamente su vari piani e utilizza spunti mondani e fenomenologici come “materiale da costruzione” per un discorso più specificamente filosofico.

 
 
Immanuel Kant (1724-1804), esponente massimo dell’Illuminismo tedesco, insegnò all’Università di Königsberg e lasciò un’impronta duratura e tutt’ora viva nella storia della filosofia. Tra le sue opere fondamentali basti citare la Critica della ragion pura (1781, 1787), la Critica della ragion pratica (1788) e la Critica del giudizio (1790). Con la sua filosofia critica rinnovò dal profondo la tradizione filosofica, indagando, attraverso l’autoanalisi della ragione, i limiti e le funzioni delle facoltà umane.

Katrin Tenenbaum insegna Filosofia morale presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”. Si è occupata di filosofia kantiana, del pensiero di Jean-Jacques Rousseau e di Moses Mendelssohn. Di questi temi ha trattato nel volume I volti della ragione. L’Illuminismo in questione. Ha in corso un lavoro di ricerca sul pensiero di Hannah Arendt e sul suo rapporto con la filosofia kantiana.
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